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Musica

Il mondo delle sette note, nell'ottica di quella trasposizione cinematografica che il compositore deve eseguire.

Strumentale, cantata, rumoristica, digitale, la colonna sonora è il supporto audio che fin dall'invenzione del cinema è stata la sorella indissolubile della settima arte. Può scandire il ritmo, regolare la struttura emotiva dello spettatore, diventare il "manifesto" stesso del film e iconicizzarlo. La scelta dello stile della colonna sonora può mutare in fase di pre produzione ma anche in post produzione, l'autore della colonna sonora può creare il tema musicale senza aver visto le riprese, oppure solo dopo che ne ha visionato il macro montaggio.

L'evoluzione tecnologica non è meno protagonista dell'influenza applicata a tale arte, basti fare gli esempi di "M, il mostro di Dusseldorf" (1931) quando il suono in presa diretta è stato introdotto nella pellicola e il silenzio ne diventa protagonista narrativo, o "Fantasia" (1941) che ha introdotto il suono stereofonico, "il Pianeta proibito" (1956) con il suono elettronico, "Arancia meccanica" (1971) introduce il dolby surround, "Full metal Jacket" (1986) è accompagnato da suoni metallici e d'ambiente che non sono in diretta ma appartengono alla colonna sonora. La colonna sonora può essere originale, composta apposta per il film, oppure è caratterizzata da canzoni, citazioni e omaggi, per accompagnare lo svolgimento del film, sotto la continua approvazione del regista.